In un attimo d’amore folle- reiki per guarire la tua storia

Come ti siedi e come ti muovi. Come ti sistemi nel mondo, la tua postura. Le tensioni che restano attive anche quando dormi e… danzi ogni tanto? Lasci snodare il tuo corpo in posizioni libere, inventate, perché possa ricordare come si respira a fondo?

Tutto quello che fai e quali forme assumi racconta qualcosa di te all’esterno e continua a ripetere la tua storia, dentro di te.
I muscoli contengono la nostra storia e la ripetono continuamente ai nervi, che rispondono, portando a galla ricordi e paure, in un dialogo senza fine.

Ma se, in un attimo d’amore folle verso te stesso, cambi qualcosa in quella postura, ti soffermi un poco e liberi qualche tensione o ti concedi, finalmente, di danzare libero, allora le note su cui si organizza quel dialogo cambiano. La storia che racconti e ti racconti diventa un’altra. Guarisce.

Le tue mani, anche loro posso guarire le memorie del corpo. Le tue mani, come riescono a raggiungere e toccare ogni parte del corpo, portando loro contenimento e sollievo, anche loro possono guarire le memorie del corpo. Le mani sono il nostro sistema ancestrale di cura. Con le mani è stato costruito il mondo e poi riparato, restaurato, milioni di volte. Con le mani creiamo il nostro nutrimento, l’arte, la nostra casa, il corpo di chi amiamo e anche il nostro- l’abbiamo costruito noi, ogni volta che l’abbiamo abbracciato, o ignorato.

Ascolta il tuo corpo, dove senti tensioni, dolori o disagi? Dove c’è apertura o piacere? Porta le mani dove il corpo chiede, sulle parti che adesso parlano di più, che ti piaccia o meno quello che dicono.

Questo sarà il nostro reiki: il calore della mano ricorda cos’è l’amore alla pelle, ai muscoli e agli organi che essi proteggono. Il peso della mano diventa un luogo protetto per il sistema nervoso: qualcosa scatta, poi si rilassa, poi si apre e si rivela. Se la mente si cala nel corpo, ritrova voce per dire solo quel che conta davvero: chi sono io? A che punto sto della mia storia? Cosa c’è bisogno di cambiare, di consolare, perché io posso continuare il mio percorso, da guarito?

“Le mie mani posso guarire le memorie del corpo” è il titolo di una delle sessioni di pratica che affronteremo questo sabato, al workshop che terrò a Roma: “Pratiche per accogliere il cambiamento”. È rimasto un ultimo posto: le mie mani aspettano le vostre, per costruire insieme la trasformazione che ci aspetta.

Info su Lo Studio Yoga Roma, dove si terrà il workshop

Info sul workshop “Pratiche per accogliere il cambiamento”

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