
04 Mag Si ricorda la meraviglia. Si ama.
“Che bello, e come si fa?”
Mi capita spesso di ricevere questa domanda dagli allievi che seguono con me i percorsi individuali, quando parlo loro dei frutti del lavoro sulla comprensione di sé, attraverso lo yoga e il reiki.
Solo di recente sono arrivata a una conclusione, a una risposta che va al di là delle istruzioni, dei consigli e delle pratiche, che rimangono sempre la base del nostro lavoro. Solo di recente sono arrivata a dire: “Con l’amore.”
Ogni asana dello yoga, ogni tocco del reiki, ogni gesto spontaneo della danza sensoriale può essere eseguito dirigendo e comandando la nostra attenzione, o cedendo ogni percezione e pensiero, per lasciarci condurre dall’esperienza.
In una buona sessione di yoga, in un trattamento reiki completo o in un momento libero e selvatico di danza spontanea, vogliamo incontrare tutti e due questi modi di viverci e di vivere: controllo, dirigo e gestisco; mi abbandono e imparo a farmi trasportare, mi fido della pratica, di me che la sto eseguendo, del contesto che ho preparato e scelto.
Adesso cedi. E tieni. E cedi ancora. E poi impara a tenere sul filo di un equilibrio che cambia sempre. Adesso esci e prendi un sospiro di sollievo. Cammina e ricorda ai tuoi piedi di ringraziare la terra. Ricorda alle gambe quanti tipi diversi di movimento esistono, tutti meravigliosi. Ricorda ai polmoni cosa significa essere felici per l’aria che entra. Ricorda al cuore come si ama, che tutto si può amare.
Si fa così, a ricominciare, adesso, la prossima volta e ogni volta che ce ne sarà bisogno. Si ricorda la meraviglia. Si ama.
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