
05 Nov Comprensione: strumenti per ritornare al tuo centro
La sensazione, in alcuni momenti, è di aver perso di vista l’obiettivo: per cosa ci stiamo impegnando? E cosa vorremmo ottenere, come vorremmo sentirci, alla fine della giornata, della settimana? La sensazione, in alcuni momenti, è di aver perso di vista il nostro centro, di non sentirlo più.
Quando il sistema nervoso è sovraccaricato di stimoli e il corpo è affaticato dalle ore passate troppo fermo, troppo in piedi, troppo al chiuso… la percezione è di disorientamento: è difficile restare stabili, quando le nostre funzioni mentali e fisiche non sono equilibrate. Spesso, poi, speriamo di porre rimedio a queste sensazioni esercitando un controllo ferreo sui nostri impegni, sulla dieta, sulla quantità di esercizio fisico o sulle sfumature emotive che percepiamo.
Ma “tornare al centro”, nella nostra pratica, significa innanzi tutto ritagliarci uno spazio di comprensione in cui realizzare quanto ce ne siamo allontanati e poi prenderci cura di quegli aspetti di noi che stanno soffrendo di più. “Cura,” nel nostro lavoro, sarà: risvegliare, ascoltare, comprendere e poi agire in modo coerente con le richieste che il nostro corpo, le nostre emozioni e il nostro istinto hanno avanzato. “Cura,” alla fine, sarà definire un progetto e prenderci un impegno con noi stessi.
Il corpo va coinvolto nelle pratiche di riequilibratura mentale ed emotiva, perchè i muscoli e i sensi sono il nostro primo terreno di sperimentazione, di noi stessi e della vita. Ecco perchè la mia pratica è costellata di meditazioni che incorporano pranayama e asana: il ritmo lento, l’auto osservazione accurata, il respiro che mette in crisi rigidità e abitudini e le posture che mi insegnano a occupare per me stessa e nel mondo un posto diverso sono una combinazione che non trascura nulla della mia profondità e varietà di esigenze.
Anche in questa breve pratica, allora, uniremo respiro, autoindagine emotiva e asana, così da creare un’esperienza completa e integrata che ci riporti al nostro centro, alla nostra stabilità e prospettiva determinata e gioiosa.
Quella che trovi oggi sul canale YouTube La Vita Yoga è una delle tante, possibili varianti di una pratica a cui ritorno spesso anche per me, quando ho bisogno di ricentrarmi tra le tante cose che compongono le mie giornate. E’ divisa in tre momenti: inizieremo sdraiati a terra, con le gambe appoggiate al muro, per aiutare il ritorno sanguigno e linfatico al bacino e al cuore defaticare corpo e sistema nervoso. Ci sistemeremo poi seduti e, infine, in piedi. Sperimenteremo due diverse tecniche respiratorie, a cui daremo il compito di distendere il diaframma e gli organi addominali, farci percepire più spazio e apertura e aiutarci a portare le nostre percezioni alla base dell’agire che mettiamo in atto: che il nostro fare diventi sempre più coerente con il nostro sentire. Partiremo dall’ascolto di noi e ne ricaveremo un progetto, una prima base di crescita personale su cui iniziare a strutturare la nostra stabilità.
Per accedere alla pratica guidata, vai al canale YouTube. Qui puoi avere altre informazioni sui miei percorsi individuali di cura psicofisica e crescita personale online e qui puoi trovare tutte le info sui percorsi che conduco nelle due sedi La Vita Yoga, a Roma e in Umbria.
Che questa pratica diventi un luogo sicuro, a cui tornare ogni volta che hai bisogno di ristabilire il tuo centro. Che diventi un’abitudine sana, che il tuo corpo mette in moto istintivamente, come un passo di amor proprio profondamente radicato.
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