Essere gratitudine: la spiritualità è nel corpo, è connessione con la vita

“Senti tutte le tue percezioni e la quiete lucida nella tua mente integrarsi, unirsi nel cuore. Questo, adesso, è il luogo da cui percepisci, pensi e ti esponi al mondo. Senti il respiro nel cuore, sentilo vivo. Ora tutto di te si riunisce ed integra lì. Apri gli occhi e guardati attorno.”

Dalle neuroscienze sappiamo che ciò su cui scegliamo di puntare la nostra attenzione determina la nostra visione della realtà. Un cervello che fatica a raccogliere le informazioni sensoriali che vengono dal corpo e che non riesce ad uscire dai cicli di pensieri depressi, negativi, paurosi o rabbiosi perde concretamente la capacità di produrre visioni nuove, di liberarsi, di guardare oltre.

Nella nostra pratica, non vogliamo mai negarci la realtà di quel che succede, ma vogliamo scegliere come elaborarla, vogliamo sempre darci la possibilità di comprenderla e abbracciarla, o superarla. Vogliamo sentirla nella sua completezza e intensità e poi affidarla a quelle parti di noi che sanno cosa fare.

Questa è la mia definizione di spiritualità. Tutto il corpo è coinvolto; ciò che sentiamo e proviamo è sacro; ogni cosa deve essere riposta nello spazio del cuore, perché possiamo agire e pensare da lì. Il cuore riconosce con gratitudine gli insegnamenti e le motivazioni e sa andare oltre.

Vi propongo di sperimentare una pratica che accenda il corpo: un massaggio con olio caldo come lo si fa nell’ayurveda. La uniremo ad una meditazione: un’altra tecnica ayurvedica per espandere e approfondire la percezione sensoriale. Finiremo con l’affidare tutto al cuore, alla nostra comprensione ampia e morbida. Gratitudine sarà la forma più femminile, passionale ed elevata di comprensione di noi e della realtà.

Il massaggio

Vi serviranno sei cucchiai di olio. Per la mia pratica e ai miei allievi consiglio del semplice olio d’oliva, che è quanto di più naturale, stabile, nutriente e a Km 0 possiamo usare in Italia. Credo molto nel potere energetico delle cose che crescono vicine a noi, che non sono troppo lavorate, che si nutrono della stessa luce e della stessa terra che nutre anche noi. L’olio d’oliva è il mio alleato preferito per i massaggi. Nella nostra azienda agricola ne produciamo e confezioniamo alcune varietà infuse di erbe. Per l’elenco dei nostri oli medicati riservati al massaggio potete consultare questa pagina.

Riscadate l’olio a bagno maria, mettendolo in un contenitore di vetro. L’olio dovrà essere solo di qualche grado più caldo della vostra temperatura corporea.

Partendo dalla testa e dal viso, prendete il primo cucchiaio e versatelo sui palmi. Tamponate con le mani ben oliate il viso, il collo e anche la testa, se potete, così da portare circolazione e rigenerazione anche al cranio e al cuoio capelluto. Indugiate in movimenti circolari, lenti e in una pressione profonda, che aiuti l’olio ad arrivare in profondità e i tessuti a ritrovare ossigeno e rilassamento. Vogliamo che questa pratica ci porti una percezione sensoriale più sveglia e profonda. Un massaggio lento, che sa raggiungere muscoli e tessuti è un ottimo alleato per questo.

Continuate seguendo la stesso procedimento su tutto il corpo: prendete quantità abbondante di olio sulle mani, tamponate le mani oliate sulla pelle e poi massaggiate in modo lento e profondo quella parte, finchè non diventa più rosea e più calda, finchè ne sentite il bisogno. In questo massaggio si procede dalla testa ai piedi, perchè vogliamo scaricare le tensioni del corpo a terra, invitando in noi un’energia più radicata, l’energia necessaria per stabilire una piacevole connessione con i nostri sensi.

 

La meditazione

Massaggiando tutto il corpo, arrivate fino al punto in cui tutto l’olio è ben assorbito. Copritevi, allora e seguite la meditazione: “Essere gratitudine: la spiritualità è nel corpo, è connessione con la vita

Alla fine della meditazione vi darò qualche suggerimento su come concludere questa esperienza e portarne i frutti nella vostra giornata.

 

Che questa pratica sia un altro dolce sostegno per i vostri momenti difficili, per i momenti in cui avete bisogno di affidare tutto alla comprensione alta del cuore e alla percezione raffinata dei sensi.

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