
07 Mar Pratiche per riappropriarti di te: prenderti cura del corpo
All’alba poche cose, ed essenziali, si sentono. La felicità incontenibile degli uccelli, la luce del sole che cresce, l’aria che si fa un po’ più calda, accogliente.
Ogni volta che mi siedo o mi sdraio a meditare, sono poche le cose che rimangono. La percezione delle mie ossa, della loro solidità; il ritmo costante, indispensabile del respiro; una corrente che si risveglia libera e vitale nel corpo; gli organi interni al lavoro, disciplinati come sempre.
Ogni volta che mi siedo o mi sdraio a meditare è un po’ come una nuova alba. Prima si fa il vuoto e questo, già solo questo, a volte spaventa. Poi si crea un buio caldo, cullante, nella mente e nel corpo. Poi qualcosa cambia: un respiro più ampio o un muscolo che si rilassa di solito danno il via a un concerto di sensazioni e comprensioni. Come se tutto si svegliasse, alla fine, ad un’altra dimensione, ad un giorno nuovo.
Di poche cose, ed essenziali, è fatta la nostra pratica. Sentire il respiro, il corpo. Indagare una percezione, rinnovare una prospettiva. Riprovare piacere. Sono poche ed essenziali, le cose di cui ci prendiamo cura, ma riescono a creare una magia, un’alchimia in noi. Riescono a farci ritrovare la nostra condizione naturale, l’espansione, la leggerezza, la vitalità, la nostra alba.
Di poche cose, ed essenziali, è fatta la nostra pratica. Per un po’, nell’accompagnarvi, resterò fedele a questo. Oggi vi invito ad unirvi a me, in una meditazione a cui tengo molto: mi piace il suo essere semplice, il suo andare dritto al punto e ricordarmi che tutto è diverso, se la mia percezione cambia, se il mio modo di stare in me non perde la capacità di trasformarsi. È una pratica che si occupa del rilassamento profondo del corpo. Una pratica di rigenerazione, di cura attenta e dedicata al corpo e a tutte le memorie che ha accumulato.
È con questa visualizzazione, che viene dall’insegnamento tantrico e ne contiene tutta la semplicità diretta e lo sguardo un po’ magico sul mondo, che do il via ad una nuova raccolta di meditazioni, per il canale YouTube La Vita Yoga. Si chiamerà: “Pratiche per riappropriarti di te,” perché penso sia questo che ci serve, soprattutto quando ci avviciniamo alla pratica, agli inizi e, forse, anche dopo, quando ci consideriamo yogi o meditatori esperti: corpo e anima sono costantemente impegnati nella loro saggia evoluzione e il compito della nostra coscienza è comprenderli, incoraggiarli, amarli.
“Pratiche per riappropriarti di te: prenderti cura del corpo” è una visualizzazione che pratico per me e con i miei allievi da qualche anno. Quando, la settimana scorsa, l’ho registrata per una cara allieva che segue con me un percorso individuale, me ne sono innamorata per la milionesima volta. Da lì è nata l’idea di una nuova raccolta di audio pratiche guidate. In quel momento ho realizzato che voglio direzionare ancora di più il mio lavoro e la mia ricerca verso quei pochi ed essenziali strumenti che ci sostengono nel profondo.
Poche cose, ed essenziali, ci servono. Sentire come stiamo, chi siamo, sentirci. Dare spazio al nostro respiro, alle idee, all’arte e ai sogni che abbiamo dentro. Percepire che siamo al sicuro, che possiamo stare tranquilli. Sapere di essere amati, amare.
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