
29 Nov I segnali che il corpo ci manda: suffumigi di salvia e timo
In cucina uso ancora gli strofinacci della mia bisnonna. Sono stata abbastanza fortunata da conoscerla, da vederla vivere, nei suoi gesti e abitudini. Sono cresciuta in mezzo alle donne della mia famiglia, a vederle preparare la pasta e il ragù della domenica, a partecipare a quei piccoli riti delle tradizioni contadine che sapevano unire così bene l’anima e il corpo.
Stamattina mi sono svegliata prestissimo e ho acceso la stufa a legna. Guardavo l’alba arrivare, sentivo il freddo sulla pelle e il ruvido dei ciocchi di legno tra le dita. Quei piccoli riti mi hanno influenzata e continuano a farlo. Di più, sono arrivati ad essere il fondamento della mia idea di guarigione: ricompattare l’essenza con il corpo, tornare a fare quel che la nostra memoria genetica conosce bene, e in cui si rilassa, ritrovare la nostra natura e agire dalla sua saggezza.
Cos’è che ti porta conforto? Cos’è che ti rapisce e allarga le prospettive? Cos’è che ti porta fuori dallo stato in cui sei, quando sei malato o a disagio? Quel che ci serve, per uscire dal malessere, è uno stimolo nuovo, meglio se accogliente, caldo e piacevole. E’ lì, in quel territorio che ci ricorda come si sta quando si è amati e ci si ama, che il corpo rinnova il suo patto con la vita, trova le risorse più consistenti e riparte.
Queste prime settimane di freddo hanno riportato in casa nostra un rito che si rinnova ogni inverno, soprattutto da quando sono nati i bambini.
Metti a scaldare un po’ d’acqua sul fuoco. Lasciaci cadere dentro una manciata di erbe: la salva e il timo saranno perfette. Fai scorrere il viso nella direzione del vapore e respira a fondo. Lascia che il naso, i polmoni, le tensioni del viso e della testa si sciolgano. Lascia che profumi e oli secreti dalle foglie parlino al tuo corpo. Il corpo le conosce da sempre e sa lasciarle agire, trarne il meglio.
Ecco in cosa mi hanno influenzata, le donne e i riti in cui sono cresciuta. Nel credere nei gesti semplici, nel non arrendermi a etichettarli come antiquati, ma riempirli della mia coscienza, provando a comprenderne la saggezza.
Credo che nessun segnale che il corpo ci manda vada trascurato e che molti dei disagi di ogni giorno si possono evitare o curare con gesti semplicissimi, se impariamo a trattare con rispetto il nostro corpo, a non fingerci sordi davanti alle sue richieste di riposo, di attenzione, di aggiustare gli squilibri.
I suffumigi di salvia e timo sono una delle mie cure preferite per i piccoli malesseri invernali dei miei figli, sono la mia cura preferita per gli squilibri del sistema immunitario e dell’apparato respiratorio e sono, soprattutto, un modo per fermarmi e concedermi quello “stimolo nuovo” di cui so che il corpo ha bisogno, quando deve uscire dal malessere e recuperare la salute.
La salvia agisce sul sistema endocrino, invitandolo ad eliminare i liquidi e i muchi in eccesso nel corpo. E’ un purificante e, in quanto tale, agisce sulla salute energetica sciogliendo le tensioni mentali inutili, lasciando più spazio all’intuizione. Il timo è un potentissimo attivatore del sistema immunitario, rinforzante per il corpo e, di conseguenza, per la mente indebolita e avvilita: è una pianta del coraggio e della forza.
Un po’ d’acqua. Una manciata di erbe semplici- ce lo scordiamo sempre, quanto è potente la semplicità! Quindici minuti per riportare corpo e mente al calore, all’idratazione, alla disintossicazione e all’attivazione di cui ha bisogno per essere sano. Uscire dallo stato teso, difeso e stanco che ha creato il disagio e creare con coscienza un piccolo rito di auto cura.
Tutte le info sulle erbe che coltiviamo e lavoriamo al Casale Yoga sono qui. Puoi contattarmi per avere più informazioni e per una consulenza personalizzata su come introdurre le nostre erbe e il nostro metodo integrato per la salute energetica alla tue pratiche di auto cura.
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