
17 Ott Una ricetta e una meditazione. Per la presenza, per l’intensità.
Ho ascoltato la tempesta arrivare, l’ho aspettata. Quand’è stata l’ultima volta che hai aspettato qualcosa-dico, davvero, l’ultima volta che hai aspettato, che non sei scappata dall’incontro con l’intensità? Il vento entra dalla finestra, muove le tende bianche. I tuoni girano attorno a me, nel cielo.
Se mi immergo nel presente nessun attimo è sprecato.
Quand’è stata l’ultima volta che non sei scappata? Che non hai trovato una ragione per alzarti, o per distrarti?
Alla mia pelle piace l’arrivo del vento. Un brodo di miso tiepido- il mio sostegno, alla fine di questa lunga giornata- scende nella gola. Il respiro e il cuore battono- meravigliosi impegni instancabili del mio istinto. Perfetti.
Non sono mai stata una grande sostenitrice della meditazione nel vuoto. Penso che il vuoto arrivi, spontaneo, come tutto ciò che è naturale e buono, dopo aver attraversato la tempesta- dico, davvero, senza scappare dall’intensità.
Seduta a meditare, o semplicemente a vivere, penso che se potessi viaggiare nel tempo adesso vorrei andare indietro di qualche secolo ed essere una discepola di Mac Gig, la maestra buddhista del chod. Quella donna, una forza potente e saggia, danzava, cantava, pregava, recitava, insegnava a nutrire i nostri demoni, invece che scacciarli, che non considerarli, che far finta che siano nulla.
Da cosa scappiamo? Da quali demoni? E quanto sentire, quanta presenza ci stiamo negando?
Torno alla mia pratica: una scodella di miso, il rombo dei tuoni che mi accerchia. Torno alla tempesta. Al mio esercizio costante. Ed è tutto così semplice, che sento il petto aprirsi.
Ricetta per un brodo di miso che dia sostegno e stabilità al corpo:
il brodo di miso è una medicina arrivata nella mia dieta qualche anno fa, grazie ad un’omeopata esperta di macrobiotica che mi ha aiutata nella transizione al parto e nel primo anno di vita di Maddalena, la mia terza figlia. In un periodo in cui mi sentivo infinitamente stanca, per il terzo cesareo, per l’allattamento, per tutte le cure mediche, il brodo di miso era in grado di cambiare completamente il grado di forza del corpo, di stabilità dell’attenzione e di centratura del mio umore. Ancora oggi questo è uno dei rimedi a cui riccorro quando sono malata, o quando attraverso periodi che mi mettono a dura prova.
Credo che il segreto di questa medicina stia nell’abbinamento del miso- e il potere magico delle fermentazioni, che riempiono l’intestino di buoni batteri e aiutano ad assimilare meglio cibo ed energie- ad un brodo vegetale preparato con cura e lasciato in infusione a lungo. Oltre ad aiutare l’assimilazione dei cibi e delle proteine in essi contenute, il miso svolge un grande lavoro anti colesterolo.
Gli ingredienti
la quantità che preparo solitamente è 5 litri. Mi piace usare il brodo vegetale anche per cucinare, quindi ne preparo sempre una buona dose, da lasciare in frigorifero per qualche giorno e usare al bisogno.
5 litri d’acqua
3 carote
1 patata di medie dimensioni
1 zucchina
3 pomodori di medie dimensioni
1 gambo di sedano
1 pezzetto (3-4 cm) di alga kombu
1 pezzetto di zenzero
Il procedimento
Metto tutto insieme in una grande pentola, porto ad ebollizione e, dopo aver spento il fuoco, lascio in infusione per qualche ora, o anche per tutta la notte.
Per preparare una tazza di brodo di miso, unisco un paio di cucchiai di brodo vegetale e un cucchiaino di miso e mescolo, finché i due ingredienti si sono omogenizzati. Poi aggiungo brodo fino a riempire completamente la tazza.
Il miso è un prodotto della fermentazione di un cereale, o un legume. Quello che preferisco usare io viene dalla fermentazione del riso e si può trovare nei negozi bio, ma anche in un normale supermercato ben fornito.
Questo brodo si può bere in qualsiasi momento della giornata, preferibilmente prima dei pasti. Il modo migliore per regalare al corpo tutte le sue proprietà è berlo al mattino, prima di colazione. L’efficacia che ha avuto su di me, quando ho iniziato a berlo, qualche anno fa, è riuscita a sconfiggere anche la diffidenza al bere qualcosa dal sapore così deciso appena sveglia- era davvero una medicina. Ora è diventato un’abitudine che il mio corpo ritrova sempre con piacere.
Che questa sia per tutti noi una giornata di forza e intensità.
Che il nostro impegno sia a trovare tutti gli strumenti che nutrono il nostro coraggio e la nostra energia, in quel che mangiamo, in quel che facciamo, in quel che pensiamo e sogniamo.
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