
07 Gen Il cuore morbido: una semplice pratica per iniziare
Chiudi gli occhi e porta le mani unite davanti al cuore. Rilassa le spalle e senti la tua attenzione appoggiarsi sul contatto caldo tra i palmi.
Mi piace la semplicità della nostra pratica, il suo votarsi sempre all’essenziale. Cosa ci serve, per praticare? Quasi nulla: solo un po’ di spazio libero attorno e l’intenzione a creare la stessa libertà anche dentro.
Come tutto, anche unire i palmi è un gesto fisico, prima che simbolico o spirituale. Unire le mani davanti al cuore sistema le spalle in un’angolazione che ci consente di rilassare la schiena e aprire il respiro; ci aiuta a far scendere la nostra dedizione fino al petto, dove accumuliamo così tante tensioni ed emozioni e dove abbiamo sempre un po’ paura di avventurarci. Portare i palmi uniti davanti al cuore ci rende un tempio, un nido, un luogo sicuro e protetto dove possiamo ritirarci: il corpo impegnato in un gesto aiuterà il pensiero a concentrarsi lì, il gesto aiuterà il corpo ad aprirsi, il cuore si ammorbidirà.
Mi piace la semplicità della nostra pratica, il suo saper nutrire sempre l’essenziale.
Chiudi gli occhi e porta le mani unite davanti al cuore.
Ogni gesto, ogni parola, ogni invito all’attenzione, nella pratica, ha un significato. Mi piace sempre raccontare ai miei allievi il perchè di quel che facciamo: se padroneggiamo il nostro movimento e il nostro sentire, allora la coscienza e la compassione che sono all’origine di tutto inizieranno a plasmare chi siamo, inizieremo a comprendere la nostra natura e la natura di ogni cosa.
Oggi riprenderò corsi e lezioni con i miei allievi. Affacciandomi su questo nuovo giorno, di questo nuovo anno di lavoro, vita e insegnamento, compongo la mia preghiera semplice, iniziando con un respiro e con le mani giunte, davanti al cuore. Provo a portare anche voi in questa piccola pratica per iniziare.
Chiudi gli occhi e porta le mani unite davanti al cuore. Rilassa le spalle e senti la tua attenzione appoggiarsi sul contatto caldo tra i palmi. Trova un respiro in cui stai comodo: che la tua pratica sia piacevole, che sappia ricordarti cos’è leggero e dolce. Ascolta come ti senti: che cosa ti ha portato qui, ad essere chi sei ora, a fare e pensare quel che fai e pensi ora? Ogni esperienza ci trasforma, ogni evento è il nostro maestro. Tenendo le mani unite e continuando a rilassare il respiro e il cuore, lascia la tua mente libera di portare a galla tutte le forme passate di te, che hanno contribuito a crearti come sei ora. Regala il tuo cuore morbido ad ognuna di esse: il tuo corpo, il tuo pensiero, le tue emozioni, tutte le guarigioni che ti aspettano hanno bisogno di questa compassione, di questa gratitudine, della tua presenza. Da qui, da questo cuore morbido, da questa attenzione, dal corpo che ha conquistato libertà e fiducia puoi dare il via a tutti gli inizi che ti aspettano. Ora rivolgi la tua visione verso avanti: quali inizi ti aspettano e come vuoi accoglierli e attraversarli?
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