Praticare l’accoglienza nel corpo e nel pensiero

Una mano sulla pancia e una sul petto. In piedi, lasciando cedere appena le ginocchia e le spalle.
Il mio respiro può servire a tante cose. Mi fa stare viva, è il segno che sono in un costante scambio con l’esterno, è il dono che continuamente scambio con il fuori, un massaggio per me, il mio ritmo.

Ogni posizione, ogni gesto, ogni modo di stare, ogni pensiero può essere la mia meditazione: il modo in cui comprendo ciò che accade, lo elaboro e rispondo.

Una mano sulla pancia e una sul petto. In piedi, lasciando cedere appena le ginocchia e le spalle. Ascolto la mia fonte di supporto: la forza dei piedi e delle gambe. Ascolto la mia fonte di lunghezza e dignità: la forza della colonna, la sua fluidità. Ascolto la mia fonte di vitalità e pienezza: il respiro. Ascolto la mia fonte di presenza: la mia attenzione.

Forse la parte che mi è piaciuta di più della pratica di ieri è questa, introdotta dalle parole del Tao Te Ching e sostenuta da una piccola meditazione in tadasana, la posizione della montagna, in postura eretta. Ci siamo detti che anche “accogliere” è un modo di attraversare le esperienze e organizzare risposte e reazioni. Ci siamo detti che “accogliere” è un atteggiamento psicofisico preciso: acconsento a far spazio in me, per quanto difficile questo possa essere, tra le rigidità e le chiusure nate per difesa, in altri tempi, per altre ragioni. Acconsento a far entrare qualcosa in me: ascolto la mia forza, il mio spazio, la mia morbidezza e so che posso accogliere, conoscere e gestire quel che accade. Lo so con il corpo, che ha un sapere tutto diverso dalla mente. Che sa in modo solido e inequivocabile.

Quante volte staremo in piedi oggi? Quante volte faremo entrare e uscire l’aria dal naso? Espiro e faccio spazio in me. Inspiro e mi riscopro a saper accogliere, istintivamente, a saper stare e partecipare a quel che c’è. Ascolto la forza delle gambe, la dignità della schiena, la centratura della mia attenzione: saper interagire con ciò che accade, anche con ciò che non conosco è la qualità innata che voglio ritrovare.

 

Per allenarci a stare nel nostro quotidiano e coltivare uno spirito d’accoglienza, sul canale YouTube La Vita Yoga trovate la registrazione della lezione in diretta “Praticare l’ascolto in tempi di paura | III accoglienza.”

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