
15 Nov Le cose che vale la pena vedere: rilassamento reiki per occhi e mente
Il mio maestro dice
al cuore che sta per fiorire
“Se i tuoi occhi sono aperti,
vedrai le cose che vale la pena vedere.”
Rumi
Quando chiedo ai miei allievi di aprirsi, di radicarsi, avanzo una richiesta fisica, concretissima. Quando mi chiedo di svuotarmi e di ricominciare a scorrere, in ogni parte di me, senza trattenere nulla, parlo al corpo, parlo al pensiero e alla mia essenza.
Che il piano dei sensi e quello delle emozioni siano così collegati, che siano la stessa cosa, in due vesti differenti, mi affascina. In quel confine tra il corpo fisico e tutto ciò che non si tocca, ma lo riempie perfettamente, ci sono tutti i segreti che ci servono per trovare noi stessi e la nostra salute. È tutto dentro di noi. Perciò è così importante riconoscere e saper replicare i meccanismi di rilassamento del corpo e del pensiero: vogliamo imparare a stare in quel confine, ammorbidirlo finché non c’è più e invitare il corpo a parlare e incoraggiare i nodi del pensiero a sciogliersi, per garantirci la nostra dose quotidiana di intuizioni buone.
Mettiti seduto comodo. Concentrati sulle inspirazioni. Ogni presa d’aria ti allarga e ti dà l’occasione di vederti dentro, come una luce che ti consente di guardare oltre le tue tensioni ed esplorare il corpo. Attraverso delle lunghe inspirazioni, lascia aprirsi il corpo, lascialo offrirsi alla tua attenzione. Così insegni al pensiero a calarsi nel corpo, a ricordarsi dei sensi, degli organi, delle ossa e della pelle.
Poi sfrega le mani una contro l’altra, finché i tuoi palmi sono caldi e morbidi. Appoggiali sul viso, a coprire gli occhi: le dita si allungano fino alla fronte e la base del palmo si ferma sotto lo zigomo, raccogliendolo. Il viso si rilassa.
Qualsiasi pensiero arrivi adesso è meno importante dello sciogliersi delle tue tensioni. Il pensiero c’è, ma tu puoi scegliere di non dargli importanza. Muovi le tue mani in lenti e piccolissimi movimenti circolari, con un massaggio leggero e continua per due o tre minuti.
Poi riapri gli occhi lentamente. Guardati attorno, provando a non staccarti dalla forma diversa che mente e corpo hanno conosciuto durante questa piccola pratica.
Cosa vedi? Cosa vedi in te? Cosa c’è bisogno che tu veda di te, di quel che ti circonda?
Questa tua forma più spontanea e istintiva, rilassata, senza volontà che non ti nasca da dentro, dal corpo… questa è la forma di te che sa vedere oltre le solite dinamiche di pensiero. Questa è la forma di te che può vedere le cose che vale la pena di vedere. Quest’ansia, questo piacere, questo silenzio, questo stupore sei tu, che inizi ad aprire gli occhi e inizi a vedere.
Come ti senti? Prenditi ancora qualche minuto per scrivere e descriverti, per stare nel nuovo e nel profondo, per allenarti a starci senza paura.
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