Trovare in me una forma rilassata: una dolce pratica reiki

Ho aperto gli occhi e sono rimasta sdraiata sul letto, i bambini giocavano attorno a me.

“È difficile”, mi sono detta, “è difficile cedere finalmente, dopo tanto tempo passato a tenere: restare concentrata, restare attiva davanti a tante richieste diverse, muovermi e relazionarmi con tanti contesti diversi, svolgere compiti, tanti, sempre.”

Era difficile. Avevo sognato quel momento per giorni: mi sarei finalmente svegliata in una mattina rilassata, di riposo, senza impegni e programmi.

Perché è difficile entrare in una dimensione di rilassamento, anche quando ce la siamo meritata, anche quando ci sono tutti i presupposti per farlo?

La mia risposta si snoda tra il piano fisico e quello mentale. È energetica, come piace dire a me: “Si trova nella connessione tra i nostri diversi piani.”

Sul piano del pensiero, quando abbiamo difficoltà a rilassarci la visione che abbiamo di noi è rimasta indietro, a quando cedere e appoggiarci non era consentito: la testa è ancora piena dei vecchi pensieri e vive nel passato, più che nel presente.

Sul piano fisico, il corpo non si sente al sicuro: pensando di proteggerci, il nostro istinto rimane all’erta, in attesa che arrivino i pericoli, le richieste o gli impegni a cui è abituato.

In questi momenti, corpo e cervello continuano a scambiarsi informazioni che richiamano il ritmo veloce, l’attenzione massima e la fatica a cui siamo abituati. Per questi momenti, io amo il reiki.

 

Trovare in me una forma rilassata

una dolce pratica reiki

Sull’account Spotify “La Vita Yoga” trovate playlist per accompagnare questa pratica.

Distesi, prendete qualche lungo respiro e portate l’attenzione alle vostre mani: sono una risorsa di consapevolezza e auto cura.

Portate le mani sul petto. Lasciatele appoggiate per almeno 5 minuti, sentendole via via più rilassate e calde: il vostro respiro si farà regolare e ampio, il vostro cuore diventerà calmo e il petto spazioso.

 

 

Spostate le mani sugli occhi. La base del palmo appoggiata sugli zigomi e le dita sulla fronte: il viso e le tensioni di occhi e fronte si rilasseranno. E’ qui che, insieme al respiro, anche la quantità e la qualità dei vostri pensieri inizierà a trasformarsi.

 

 

In ultimo, le mani si appoggiano sulle anche: sentirete l’addome e il pavimento pelvico rilassarsi e una bella sensazione di radicamento strutturarsi in voi.

 

 

Rilassate le braccia ai lati del corpo: “Non verso il trattenere che vi state lasciando alle spalle, ma verso cosa volete orientare il vostro cuore, respiro e corpo? Questo è il momento di ristrutturare il pensiero e riformulare la visione di voi stessi.”

 

Amo i miei strumenti, così semplici da poter essere usati ad occhi appena aperti e con i bambini intorno. Così semplici e così capaci di trasformarmi da dentro. Così semplici, come prendermi cura del mio spazio corporeo con le mie stesse mani, come ricordarmi in che modo vorrei essere presente ad una nuova giornata.

 

 

 

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