Accompagnarci al tepore: erbe per il riposo e il recupero

Chiedo quasi sempre ai miei allievi di mettersi sdraiati, per iniziare una pratica: incontrare noi stessi dovrebbe cominciare con un sospiro di sollievo.
Chiedo loro di lasciare il respiro libero, per imparare a fidarsi della saggezza istintiva del corpo e del sistema nervoso, di come sanno smaltire i carichi e appianare la percezione della stanchezza e del dolore, nel rilassamento.
Ascoltando il respiro procedere libero, spostiamo l’attenzione sulle parti del corpo più affaticate e provate e le immaginiamo respirare: immaginare, nel corpo, significa creare un’altra forma di realtà, altrettanto consistente e ricca. Immaginare il corpo che respira, si appoggia, si fida, immaginarlo che attraversa un’esperienza o la lascia andare é come farlo davvero, é prepararci e prendere coraggio per portare quella dimensione cosciente nella nostra realtà.

Offrirci del tempo buono per il riposo e il recupero é una delle forme più basilari e potenti di cura di noi. Tornare ai nostri sensi, usare tutti gli strumenti che conosciamo per svegliarli, per attivare quella saggezza istintiva che essi rappresentano è saper trattare con il corpo: nel tempo, ho imparato a riconoscere una forma sublime di eleganza nel lasciar essere quello che c’è, con fierezza.

Da qualche parte, nei miei diari, ho un elenco intitolato: “Cose che mi nutrono davvero”. È una lista delle cose più semplici, liberatorie, consolatorie e rincuoranti che ho trovato per me, negli anni. Mettermi sdraiata a terra e difendere la libertà del mio respiro è una di queste. Uscire a camminare, a sentire l’odore della terra e la sua consistenza sotto i piedi è un’altra. Fare un bagno caldo, abbandonata tra tante erbe che galleggiano con me è una delle mie preferite. Prepararmi un infuso è spesso la mia meditazione.

Tra i prodotti nuovi della nostra azienda agricola è entrato l’infuso: Erbe per il riposo e il recupero. È un mix di tagete, lavanda e passiflora: una coccola al sistema nervoso, una coccola ai muscoli e alla pelle, una coccola alle emozioni e ai pensieri, che siano calmati e accompagnati verso il tepore.

È la stessa cosa che succede in savasana, sdraiati a terra. Quando il corpo è davvero abbandonato si riscalda: é il tepore che viene dalla fiducia, dalla scelta di stare in quel che c’è, credo. È lo stesso tepore. I muscoli, i pensieri, le paure, sempre ad un passo dal poter essere trasformate nella nostra bellezza, si lasciano avvolgere e circondare.

Oggi apro un piccolo spiraglio verso un mondo che amo tanto trattare: garantirci occasioni di riposo e recupero, come forma di cura e guarigione, come strumento per cicatrizzare, alleggerire e rassicurare quel che ci succede e le conseguenze degli insegnamenti che la vita di affida. Oggi vi invito a chiedervi cosa sono riposo e recupero. Oggi vi invito a diventare i coscienti creatori del vostro tepore.

Potete trovare info su Le Erbe Yoga qui e vi invito a scrivermi per conoscerle meglio, sapere dove comprarle o come riceverle a casa.

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