
01 Apr Resilienza: trovare in noi nuove risorse
“Siamo tutti partigiani,” ha detto ieri un’allieva, alla fine di uno dei miei corsi online. “Siamo tutti partigiani e stiamo tutti resistendo a quel che succede, ognuno con quel che può, ognuno portando avanti la società, i figli, il lavoro, la vita.”
Io, seduta davanti allo schermo, ancora incredula che le mie lezioni avvengano attraverso un computer, ho ascoltato in silenzio, felice e onorata di fare questo lavoro, di poter parlare di coscienza e di impegno, di resistenza, come se fosse un altro modo di dire “yoga.”
Questa mattina mi sono svegliata pensando che “resistenza” ha tante forme, ne ha avute tante nella storia, a seconda dei popoli e dei periodi storici che l’hanno incarnata. È una resistenza nuova, quella a cui siamo chiamati adesso. Siamo chiamati a stare da soli con la nostra coscienza, a passare le ore a contatto con il nostro intimo, a vivere le nostre case, le nostre famiglie, a riconoscere il nostro bisogno di stare con gli altri, di contatto umano. Siamo chiamati alla resilienza, a stare fermi, ad aspettare, a sperimentarci come più spaziosi, più pazienti, più pieni di risorse di quanto pensavamo.
Come sempre per me, per la nostra pratica, ogni prospettiva parte dal corpo, dalla materia di cui siamo fatti. Oggi sul canale YouTube La Vita Yoga trovate la video registrazione di una pratica che sto usando in questi giorni per coltivare resilienza in me, per ricordarmi di quanto spazio in più posso essere, di quante risorse ho, di quanto spesso me le scordo. “Resilienza: trovare in noi nuove risorse” è la nuova pratica che vi propongo per questa settimana, dedicata a coltivare una struttura psicofisica di accoglienza in noi.
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