Radicarsi nel corpo: un té di menta e una pratica per la pelvi

Sorseggio tè di menta in questi giorni: mi addormento col sapore di fresco e di miele in bocca, e il mio primo sorso, al risveglio, ha lo stesso gusto dolce e purificante.
La menta, nel lavoro energetico, è usata per riportarci al corpo: attiva l’attenzione, senza eccitare, ma abbastanza per farci tornare a quel senso di: “Io ci sono e sono questo…”. Rinfresca il corpo, come tanti saggi strumenti che, col fresco, accompagnano il sistema nervoso in un dolce reset. Attiva la circolazione e purifica, il giusto per darci ancora una volta là sensazioni che possiamo ricominciare. Ricominciare da noi, per noi.

Sorseggio tè di menta, per riprendermi l’energia del mio corpo, dopo la fluidità e la sospensione, dopo l’introspezione e il silenzio dell’inverno: questa è la stagione in cui tutto ciò che è terra, tutto ciò che è basilare- anche il nostro corpo, le ossa, i muscoli e il senso ancestrale e istintivo dell’olfatto- si manifesta ed esprime per la sua creatività.

Capisco e sento cosa intendevano i poeti, i santi e i maestri, quando dicevano di sentirsi ubriachi- inebriati dalla vita, dalla natura e dalla loro pratica o arte, che è sempre un modo per donare la nostra vita alla natura che la nutre e ispira.
Capisco e sento: radicarsi nel corpo è un modo così piacevole e naturale di attraversare la vita!

Sorseggio tè di menta e, per abbandonarmi alle energie della primavera, porto la stessa freschezza dolce, fluida e radicante anche alla pelvi, quello spazio fisico che, nella pratica yoga, chiamiamo Muladhara: il passaggio che connette le nostre radici a quelle del mondo.
Lavorare sul Muladhara, distendere, elasticizzare, irrorare e attivare la pelvi è un modo per ricominciare da noi, per riconnetterci alle poche cose che ci nutrono e ispirano davvero, per azzerare il sistema nervoso e godere di un momento di risveglio: come quando arriva la primavera, come quando ritorniamo a noi.

 

Per preparare un infuso di menta secondo gli insegnamenti dell’ayurveda, che a me piace così tanto seguire: mettete un cucchiaio di menta secca o due cucchiai di menta fresca in una tazza di acqua molto calda, coprite la tazza e lasciate infondere per almeno 20 minuti ma , se ne avete il tempo, lasciate infondere per qualche ora. Quando siete pronti a bere il vostro infuso, potete filtrare, riscaldare e bere, sorseggiando il vostro infuso come un rito- di gratitudine, verso le proprietà  della pianta e i suoi insegnamenti, di attenzione, verso voi stessi e il piacere di ritrovarvi, corpo, sensi e presenza.

Per seguire la pratica dedicata alla crescita personale e alla salute pelvica che ho preparato per voi, andate al canale Vimeo: “Radicarsi nel corpo, una pratica per la pelvi

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