VI settimana: gratitudine
“Vibrazione” è uno stato psicofisico. Esso è la fine di un percorso- infinito, in realtà- di cura di noi stessi e l’inizio di un processo che ci rieduca a stare in connessione con noi e con la vita amando chi siamo, smussando gli spigoli, consolando la sofferenza, riconoscendo la gioia. “Vibrazione” sarà l’ultima tappa dedicata al ciclo “Praticare l’ascolto in tempi di paura.”
Affacciandoti sulla fine di questo percorso spero ti siano più chiari e più vicini gli strumenti che usiamo nella nostra pratica.
Iniziamo sempre scavando a fondo- vogliamo incontrare le nostre radici, dove si radicano i traumi, le abitudini, i pensieri, la confidenza, la visione che abbiamo di noi e della vita. Iniziamo dalle radici, per guarirle.
Poi impariamo a conoscere la nostra energia, a leggere nel linguaggio del corpo e ad interpretare le nostre emozioni: scopriamo che il corpo è il grande contenitore del nostro passato, ma anche la risorsa perfetta per instradarci verso chi siamo, quando non lo ricordiamo più. Ricordiamo come amare il nostro istinto, come nutrirci e capiamo, allora, cos’è “benessere”, secondo la nostra visione e percezione, che è intima e unica.
Quando riapriamo gli occhi sul mondo, sappiamo cos’è pienezza, sappiamo concentrarci solo su quel che serve, sappiamo stare in quel che c’è: conosciamo la gratitudine.
Niente, nello yoga, è fine a se stesso: la nostra pratica punta sempre all’armonia, alla bellezza, alla meraviglia. Questo è l’obiettivo dell’ultimo passaggio del nostro percorso e l’inizio di un cammino lungo tutto la vita.
La pratica
Per questa ultima pratica ho immaginato un viaggio, alla riscoperta della nostra forza ed energia, del nostro ritmo, della nostra capacità di immaginare, costruire e anche di contemplare chi siamo e le relazioni che abbiamo costruito con quel che ci circonda.
Dopo aver allenato il corpo e risvegliato l’ascolto attento delle nostre percezioni, proviamo a stare, finalmente, nella cascata di benessere cosciente che abbiamo costruito. Questa è la vibrazione che ci nutre: Vibrazione.
La crescita
In te c’è una vibrazione, un ritmo, un modo tutto personale e speciale di occupare lo spazio, di interagire con l’esterno. Ognuna di queste qualità ha delle caratteristiche di base, che sono tue, radicate in te e nella tua storia e delle caratteristiche cangianti, che si rinnovano ogni giorno.
Come la meditazione, come la meraviglia, come la guarigione e tutte le tappe salienti della nostra pratica, anche “Vibrazione”, la capacità di godere della connessione con noi e con la vita, accade come naturale conseguenza di un’intenzione: ascoltarci e riconoscerci.
Useremo questa meditazione per farlo in modo stabile e consistente.
La cura
Questa settimana non ci interessa tanto cosa facciamo, ma come. “Vibrazione”, il tema che stiamo esplorando in questi giorni, è un gioco di presenza e abbandono. Sono presente ai miei sensi, alle mie intuizioni, a ciò che ho imparato dalle esperienze passate, al mio corpo, che raccoglie tutto questo. Mi abbandono, infine e lascio che la mia comprensione mi guidi.
La cura che ci riserveremo durante questa settimana è un riguardo dolce verso il nostro pensiero e la morbidezza che riusciamo a coltivare nel nostro sistema nervoso. Impareremo a non avere paura, a non scappare dalla nostra vibrazione.
conclusione