Prepariamo il corpo, facciamo spazio nella mente: ora é il momento di far respirare il cuore.
Che forma ha “gratitudine” nel tuo corpo?
Non é un pensiero, non è uno schema, nemmeno un rito premeditato. É una vibrazione, un respiro un po’ più ampio, un’emozione imprevista. É la capacità di sentire e il benessere rilassato che viene da quel sentire. É un moto che nasce dal corpo, commovente.
La pratica
Lavorare sul corpo attraverso il movimento ci consente di renderlo morbido, di renderlo uno strumento sottile nelle mani della nostra attenzione, che ci porta a percepirci in un altro modo. Muoviamo le mani, come fossero antenne che vibrano nell’aria e nelle emozioni; respiriamo in ogni pensiero, immaginando di farlo cadere nello spazio accogliente del cuore.
“Yoga é l’unione della coscienza nel cuore” é l’interpretazione di uno degli Yoga Sutra da cui sono partita per costruire la pratica di introduzione a questa nuova settimana, che dedicheremo a: Gratitudine.
La Crescita
Dalle neuroscienze sappiamo che ciò su cui scegliamo di puntare la nostra attenzione determina la nostra visione della realtà. Un cervello che fatica a raccogliere le informazioni sensoriali che vengono dal corpo e che non riesce ad uscire dai cicli di pensieri depressi, negativi, paurosi o rabbiosi perde concretamente la capacità di produrre visioni nuove, di liberarsi, di guardare oltre.
Il compito che ci diamo per questa settimana è sentire gratitudine, è diventare e sentirci gratitudine. Lo faremo attraverso questa pratica, capace di accendere il corpo e poi trasportarlo nella profonda sensoriali della meditazione.
La Cura
In tutte le tradizioni spirituali si fa riferimento ai momenti in cui, durante il nostro cammino, finiamo inginocchiati a terra. Sono i momenti in cui lasciamo i progetti, le previsioni e le forme predefinite di noi. Sono, si dice, i momenti in cui accade finalmente qualcosa di vero.
Per completare la nostra pratica di questa settimana ci rivolgeremo all’insegnamento dolce e penetrante del reiki: una terapia energetica che usa il contatto delle mani e la presenza attenta per indagare ed elaborare pensieri ed emozioni.
Quali parte del corpo hai sentito più attive in queste settimane? Cosa si è sciolto? Cosa si è contratto? quali parti di te hai riscoperto?
Porta su di esse le tue mani. Ad ognuna dedica qualche respiro; ad ognuna dedica la tua cura, finchè non ti senti pronto a cedere tutte le tensioni che percepisci in quella parte.
Riesci a provare gratitudine per te, per il tuo corpo, per l’esperienza e tutto quello che ti sta insegnando?