“Cosa è cambiato in me? Com’è il mondo, visto da questa nuova prospettiva?” Uno degli errori più grandi che possiamo fare, soprattutto dopo le esperienze più brutte, è ricominciare ad essere lo stesso personaggio di prima, è negare dignità a quel che ci è successo. Per i prossimi giorni, onoriamo il mondo, per come sta cambiando, riconosciamo la nostra prospettiva, per come sta diventando. Risvegliamoci lentamente, ascoltando.

 

 

La pratica

“Risveglio” è l’inizio di ogni nuovo ciclo, l’attivazione delle risorse che abbiamo raccolto e nutrito in noi, imparando, ascoltando, riposandoci e onorando le esperienze passate. “Risveglio” è lo stato psicofisico che vogliamo creare per uscire da una situazione di stallo, quando vogliamo usare ciò che abbiamo compreso per proseguire e continuare a costruire e costruirci.

La pratica fisica che dà il via a questa nuova settimana nisce sequenze in piedi, equilibrio, torsioni e pranayama per accompagnare il corpo e la mente in un’apertura fiduciosa e stabile: Risveglio.

 

La crescita

Per la nostra settimana dedicata a “Risveglio” ho preparato una meditazione, che unisce visualizzazione e percezione sensoriale a uttarabodhi mudra, una posizione per le mani chiamata “il mudra dell’illuminazione”. Questa posizione stimola le zone riflesse dei polmoni e dell’intestino, raffinando l’elasticità dei polmoni, del cuore e del diaframma e acuendo la percezione del nostro asse di sostegno: la connessione tra il sacro e il cranio.

 

La Cura

Nella visione energetica del corpo, in una delle sue prospettive più antiche, ogni parte di noi è concepita come attraversata da circuiti di energia, da connessioni sottili che costituiscono la nostra vibrazione, il nostro campo bioelettromagnetico: sono le connessioni tra il sistema nervoso centrale e la periferia, tra il cervello e i sensi, tra i nervi e i muscoli, tra la nostra intenzione e la nostra percezione. Questi circuiti sono presenti in noi da sempre, ci hanno accompagnati fin dai primi stadi della nostra evoluzione e rispondono una saggezza semplice, agli stimoli degli elementi, agli stati di gioia e presenza che riusciamo  creare.

E’ a queste connessioni, ai nostri circuiti raggianti, che è dedicata la pratica di cura del corpo che vi propongo oggi, in cui si usano l’acqua, il sole e il respiro per riportare tono al sistema nervoso.