
26 Apr Vibrazione: quando riapriamo gli occhi sul mondo
Iniziamo sempre scavando a fondo- vogliamo incontrare le nostre radici, dove si radicano i traumi, le abitudini, i pensieri, la confidenza, la visione che abbiamo di noi e della vita. Iniziamo dalle radici, per guarirle.
Poi impariamo a conoscere la nostra energia, a leggere nel linguaggio del corpo e ad interpretare le nostre emozioni: scopriamo che il corpo è il grande contenitore del nostro passato, ma anche la risorsa perfetta per instradarci verso chi siamo, quando non lo ricordiamo più. Ricordiamo come amare il nostro istinto, come nutrirci e capiamo, allora, cos’è “benessere”, secondo la nostra visione e percezione, che è intima e unica.
Quando riapriamo gli occhi sul mondo, sappiamo cos’è pienezza, sappiamo concentrarci solo su quel che serve, sappiamo stare in quel che c’è: conosciamo la gratitudine.
In queste settimane, con i nostri appuntamenti della domenica, abbiamo attraversato le tappe di un percorso. Niente, nello yoga, è fine a se stesso: la nostra pratica punta sempre all’armonia, alla bellezza, alla meraviglia.
La prossima pratica sarà dedicata proprio a questo, allo stato psicofisico che mi piace chiamare: “Vibrazione”. Esso è la fine di un percorso- infinito, in realtà- di cura di noi stessi e l’inizio di un processo che ci rieduca a stare in connessione con noi e con la vita amando chi siamo, smussando gli spigoli, consolando la sofferenza, riconoscendo la gioia. “Vibrazione” sarà l’ultima pratica dedicata al ciclo “Praticare l’ascolto in tempi di paura.”
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