Vibrazione: quando riapriamo gli occhi sul mondo

Iniziamo sempre scavando a fondo- vogliamo incontrare le nostre radici, dove si radicano i traumi, le abitudini, i pensieri, la confidenza, la visione che abbiamo di noi e della vita. Iniziamo dalle radici, per guarirle.

Poi impariamo a conoscere la nostra energia, a leggere nel linguaggio del corpo e ad interpretare le nostre emozioni: scopriamo che il corpo è il grande contenitore del nostro passato, ma anche la risorsa perfetta per instradarci verso chi siamo, quando non lo ricordiamo più. Ricordiamo come amare il nostro istinto, come nutrirci e capiamo, allora, cos’è “benessere”, secondo la nostra visione e percezione, che è intima e unica.

Quando riapriamo gli occhi sul mondo, sappiamo cos’è pienezza, sappiamo concentrarci solo su quel che serve, sappiamo stare in quel che c’è: conosciamo la gratitudine.
In queste settimane, con i nostri appuntamenti della domenica, abbiamo attraversato le tappe di un percorso. Niente, nello yoga, è fine a se stesso: la nostra pratica punta sempre all’armonia, alla bellezza, alla meraviglia.

La prossima pratica sarà dedicata proprio a questo, allo stato psicofisico che mi piace chiamare: “Vibrazione”. Esso è la fine di un percorso- infinito, in realtà- di cura di noi stessi e l’inizio di un processo che ci rieduca a stare in connessione con noi e con la vita amando chi siamo, smussando gli spigoli, consolando la sofferenza, riconoscendo la gioia. “Vibrazione” sarà l’ultima pratica dedicata al ciclo “Praticare l’ascolto in tempi di paura.”

No Comments

Post A Comment