Il Pasto yoga: distendere, rasserenare, sgonfiare

Ci nutriamo di luce, ci nutriamo di sapori, ci nutriamo di calore. Ci nutriamo di aria e di colori. Ci nutriamo di quel senso di completezza che viene quando una mescolanza di stimoli e sensazioni diverse rassicura e sostiene le tante parti di noi, aiutandoci a percepirci come quel tutt’uno meraviglioso e complesso che siamo. Ci nutriamo di varietà; ci rassereniamo nella semplicità.

Il cibo ha tante funzioni, ma a noi, per la nostra pratica, interessa la sua dote originaria e spesso dimenticata: il cibo sostiene la nostra vitalità, il calore, la morbidezza fluida che serve agli organi e alla mente per costruire ogni giorno la nostra percezione di benessere.

Il mio impegno è occuparmi degli aspetti più importanti dello stile di vita yogico e lanciare spunti di coscienza e cura di sé, di amore per ciò che siamo e per ciò che ci serve per esserlo con gioia. Inauguro oggi una piccola sezione della nostra pratica di vita yoga, ispirata alle cure che riservo agli allievi che partecipano a workshop e ritiri di gruppo e individuali al Casale Yoga. Il Pasto Yoga sarà il mio modo di coinvolgere anche voi nell’atmosfera di quella cucina yoga di cui vi parlo di quando in quando, continuando a darvi un’idea di come anche il cibo può diventare un buon sostegno per la nostra pratica di cura fisica ed emotiva.

Ho preparato Il Pasto Yoga di cui vi parlo oggi per il workshop individuale che ho tenuto per un’allieva nelle scorse settimane; come il tema che stiamo affrontando in questo mese, “Silenzio,” anche l’obiettivo con lei era portare pace e silenzio nella mente e nel corpo, alleggerire, svuotare e sgonfiare, perchè ci fossero riposo e distensione. Il pasto che avevo preparato per lei in quell’occasione era fatto da: zuppa di cavolo, carota e riso integrale e pizza di cavolfiore con insalata di finocchio, mele e sedano.

Zuppa di cavolo, carota e riso integrale

Ingredienti per due persone:

2 manciate di riso integrale (da mettere ammollo almeno un’ora prima)

750ml di brodo vegetale (questa è la mia ricetta)

6 teste grandi di cavolfiore

4 carote

Per dare una consistenza variegata a questo pasto ho fatto fare vari passaggi alle verdure. Non sono tutti necessari, ma questo procedimento, anche se più lungo, darà un piacevole risultato finale. La mente si cala nel corpo e si gode l’esperienza quando trova in essa stimoli interessanti: abbinare consistenze diverse, oltre a dare un risultato piacevole per il palato, serve a fare del pasto un’esperienza in cui il pensiero si immerge e radica volentieri. Percepirai un nutrimento più completo, un’esperienza più piena.

Cucina al vapore le verdure, poi spezzettale, condiscile con un filo d’olio e infornale a 180gradi per 25 minuti: questo le renderà croccanti e saporite, senza bisogno di aggiungere sale.

Metti riso e brodo vegetale in una pentola, aggiungi un cucchiaino di sale grosso e metti il coperchio alla pentola, controllando di quando in quando la cottura del riso.

Quando il riso è cotto, aggiungi le verdure e servi ben caldo, magari con un po’ d’olio a crudo.

Pizza di cavolfiore con insalata di sedano e mele

Ingredienti per due persone:

8 teste grandi di cavolfiore

mezzo finocchio di piccole dimensioni

due mele anurche di piccole dimensioni

un gambo di sedano

5 mandorle

un cucchiaio di semi di sesamo

un cucchiaio di semi di lino

Cucina al vapore il cavolfiore, fino a renderlo molto morbido. Frullalo, poi, con due cucchiai di e.v.o, un pizzico di sale e, se ti piace, mezzo cucchiaino di curcuma. Su una teglia da forno, stendi un foglio di carta forno e versa il composto di cavolo per ottenere uno strato di 1cm. Inforna per 25 min a 180 gradi. Quando si raffredderà, il composto sarà addensato in una sorta di pizza, che farà da base alla tua insalata.

Lava e spezzetta il finocchio e il sedano. Sbuccia e spezzetta le mele. Taglia a metà le mandorle. Metti tutti questi ingredienti insieme in una ciotola e mescolali assieme a due cucchiai di olio e.v.o.

Con una spatola, togli la pizza di cavolo dalla teglia e posala alla base di un piatto piano. Versa sopra l’insalata condita.

Che questo sia un buon pasto per accompagnare i tuoi rituali di cura e pace, di distensione. Che questo sia un buon pasto per prepararci alle feste e a tutta l’intensità, i carichi e le bellezze che esse portano. Che questo pasto sia un’altro dei passi amorevoli che ci aiutano a tornare al nostro equilibrio vivace, ogni volta che ce ne siamo allontanati.

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