
26 Mar Scelta: crescita personale e meditazione per conoscere e usare la nostra energia
In ogni momento, per ogni gesto o pensiero, compiamo una scelta. In ogni circostanza, la nostra scelta può essere di libertà e presenza, di gioia o di paura.
Posso guardare fuori dalla finestra, anche adesso e scegliere di spostare l’attenzione sulla luce calda del sole e sui fiori dei pruni, o di posarla sul silenzio, sulla strada stranamente vuota, sul vuoto che abbiamo tutti dentro in questi giorni, sul vuoto che ci accompagna spesso, ognuno per i suoi motivi. Posso scegliere i fiori e il sole e il mio respiro, senza negarmi il dolore per quel vuoto, senza negarmi il dolore che conosco. Sono due cose distinte, la coscienza del dolore e la scelta di dove lasciar cadere la mia attenzione. Nel luogo dove si intrecciano, in me, esse possono esistere insieme. Nella mia pratica, la presenza al dolore e l’esercizio della scelta prendono la forma di compassione e meraviglia.
Compassione per il dolore, per la rabbia, per la paura, per la sofferenza irrisolta, per la sofferenza ancora in atto. Meraviglia per il mio respiro, per l’aria e la luce del sole, per la luna piena e nuova, perché sono sempre io a testimoniare l’esistenza di tutto questo, perché posso sentirlo in me.
“Compassione” e “meraviglia” sono due tappe sul percorso per la ricostruzione della nostra energia. “Scelta” è lo stato psicofisico alla base della ricostruzione della nostra energia. E ascolto- l’attenzione, la meditazione, la lentezza, la dedizione- è lo strumento attraverso cui iniziamo a scegliere.
Oggi vi propongo un semplice esercizio di meditazione, crescita personale e scrittura. È una pratica che vi aiuterà a comprendere cos’è la vostra energia, a capire come la usate o disperdete, a decidere come reinvestirla.
Al di là dell’emergenza di questo periodo, la riflessione su com’è, come usiamo e come vorremmo investire la nostra energia è sempre utile, sempre attuale. Che questa pratica sia un buono strumento a cui tornare quando serve, che sia uno strumento per questo momento: comprendere e sentire cosa succede ai sensi e alla mente, usare il corpo per diventare parte attiva in tutto questo e usare il pensiero ripulito per riorganizzare la nostra prospettiva sarà una delle ancora di salvezza. Sarà, forse, una delle cose buone che questo periodo ci avrà insegnato.
Pratica di crescita personale per conoscere e usare la nostra energia
Prendi tre fogli e una penna. Mettiti seduto in un posto silenzioso e calmo, in una posizione comoda. E’ importante che tu sia seduto su un piano solido e rigido, perchè la posizione del bacino aiuti la schiena a stare ben dritta- il pavimento o una sedia andranno benissimo.
Questa pratica si snoda in due fasi: la prima è di introspezione e concentrazione, attraverso l’uso di una posizione per le mani, la seconda è di scrittura introspettiva.
Meditazione
Seduto in una posizione comoda, aspetta che il tuo respiro si calmi e regolarizzi. Porta le mani appoggiate sulle cosce, con i palmi rivolti verso su. Porta a contatto indice e pollice di tutte e due le mani: questa è jyan mudra, una posizione per le mani che stimola il sistema nervoso alla concentrazione, agendo in modo riflesso sui polpastrelli. Prenditi dieci minuti di tempo, in cui ascoltare il respiro e la pressione dei polpastrelli; dopo i primi minuti noterai i pensieri diradarsi, la fronte e gli occhi rilassarsi, la mente cedere e aprirsi: questo è lo stato di cui siamo alla ricerca, lo stato di attivazione mentale consistente e centrata, di presenza fisica solida, che ci servono per lavorare sull’introspezione.
Scrittura introspettiva
Passati i primi dieci minuti di concentrazione, sciogli la posizione delle gambe e delle mani e prendi i tre fogli e la penna.
Ascoltare e usare l’energia del corpo
Dividi il primo foglio in due parti.
Nella prima parte scrivi: “Com’è l’energia del mio corpo? In quali gesti, ritmi e abitudini la uso?” Prenditi il tempo per rispondere a queste domande.
Nella seconda parte scrivi: “Come vorrei che fosse l’energia del mio corpo? Come vorrei usarla? Cosa posso fare per iniziare a coltivare e concretizzare questa forma di energia?” Prenditi il tempo per rispondere a queste domande.
Ascoltare e usare l’energia del pensiero.
Dividi il secondo foglio in due parti.
Nella prima parte scrivi: “Come sono il ritmo e la qualità della mia mente? In quali pensieri e contesti la uso? A cosa dedico il mio tempo e le mie risorse?” Prenditi il tempo per rispondere a queste domande.
Nella seconda parte scrivi: “Come vorrei che fosse l’energia del mio pensiero? Come vorrei usarla? Cosa posso fare per iniziare a coltivare e concretizzare questa forma di energia?” Prenditi il tempo per rispondere a queste domande.
Ascoltare e usare l’energia delle emozioni.
Dividi il terzo foglio in due parti.
Nella prima parte scrivi: “Quali emozioni mi riempiono? Da dove vengono? Come mi influenzano?” Prenditi il tempo per rispondere a queste domande.
Nella seconda parte scrivi: “A quali emozioni vorrei dare più spazio? Che cosa ho bisogno di risolvere per poterlo fare? Cosa posso fare per iniziare a coltivare e concretizzare questa forma di energia?” Prenditi il tempo per rispondere a queste domande.
Questa pratica è un ingresso nell’osservazione completa della tua energia, è già un primo passo per raffinarla e nutrirla. E’ un modo diretto per conquistare onestà verso te stesso e agire dalla parte profonda e vera di te: questa è la via per portare la tua pratica nella vita e vivere nella tua energia.
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